Cari amici,
eccomi qui anche quest’anno per condividere con voi qualche tratto della mia vita e parlarvi del bene che abbiamo potuto fare ai nostri bambini grazie al vostro aiuto.
Sono tornata dall’India dove ho trascorso il mese di gennaio, vivendo quotidianamente a contatto con i bambini che risiedono alla Smiling Children’s Home e incontrando quelli che vivono in famiglia. I vostri bambini crescono bene e ogni giorno li vediamo più sereni pur nelle difficoltà estreme della vita in miseri villaggi dimenticati da tutti. Il nostro cuore e le nostre mani li accolgono anche a nome vostro...perché voi avete scelto di non dimenticarli. Questi piccoli villaggi perduti nella campagna del Sud dell’India non hanno voce ma, grazie a voi, donano vita e speranza ai più poveri e a noi i mezzi per farne degli uomini e delle donne degne e un po’ più felici.
Con l'inizio degli anni '90, l'India ha inaugurato un periodo di crescita economica. Tuttavia permane da parte dello Stato indiano l'incapacità di far arrivare la ricchezza alle fasce più deboli e povere della popolazione, portando, negli ultimi 5 anni, addirittura ad un grande aumento della disparità di redditi. Insomma…i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più disperati. I prezzi continuano ad aumentare e facciamo sempre più fatica a far fronte a tutte le spese ma con le quote di adozione, gli eventi che organizziamo in Italia e con l’aiuto di amici e benefattori riusciamo per adesso a cavarcela.
Abbiamo potuto acquistare una nuova macchina da cucire per il nostro laboratorio di ricamo/sartoria dove il nostro gruppo di ragazze ha lavorato sodo e ha completato la confezione di borse, collarette e fusciacche che presenteremo in Italia per la vendita il 25 maggio prossimo. Parte del ricavo andrà a loro e una parte servirà per potenziare il laboratorio e aiutare altri bambini.
Riusciremo anche a ricostruire parte del muro di cinta del nostro orfanotrofio che è crollato in seguito alle violente piogge monsoniche dello scorso settembre.
La recinzione è importante perché ci mette al riparo dall’intrusione di ladri e malintenzionati.
Grazie al vostro sostegno ogni giorno si compiva un piccolo miracolo: la gita al mare, la corsa con gli aquiloni, la distribuzione di biancheria intima alle ragazze, le macchinine ai più piccoli, le tombolate… e i bambini con gli occhi pieni di gioia.
Quest’anno mi ha accompagnato nel mio viaggio l’amica e mamma adottiva Nicoletta, che ha condiviso con me le emozioni e la vita con i bambini. Vi trasmetto parte del suo diario che ha scritto laggiù.
"È stato il mio primo viaggio in India e non sarà l'ultimo. Da anni lo desideravo poi per vari motivi non sono mai riuscita ad andarci.
Io ho due bambini, Rajesh e Samrajam, di 7 anni il primo e 6 la seconda, ho partecipato a varie feste e alcune volte ho dato una mano per organizzarle ma vivere dall'Italia le emozioni di un'adozione a distanza non é come viverle direttamente sul posto con i bambini.
Finalmente è arrivato il momento e sono partita con Loredana, il viaggio é lungo ma tutto sommato confortevole.
Arrivate all'aereo porto di Vijayawada abbiamo fatto il primo incontro con un ex bambino della Similing, ora é un ragazzino che continua a studiare e per aiutarsi negli studi lavora alcune ore in aeroporto. Un bel ragazzino, ordinato e pulito, che nelle ore libere frequenta una scuola professionale per imparare un mestiere.
Poi ad attenderci a casa abbiamo trovato un gruppetto di ragazzini festosi, ci hanno dato la ghirlanda di fiori e ci hanno abbracciato con affetto e gratitudine.
La sera abbiamo assistito a uno spettacolo di danza organizzato dai ragazzini in nostro onore, per loro ballare per qualcuno e regalare fiori è come rendergli omaggio e dimostrare gratitudine. Dopo il ballo i ragazzini hanno cenato e mentre li vedevo in fila a prendere il cibo con loro piattino di metallo ho pensato ai nostri bambini in Italia... Questi sono qui a piedi nudi, in fila con un piattino di metallo, mangiano sotto una tettoia dormono su un materassino per terra e sono gioiosi! Giocano spensierati, i nostri sono spesso insoddisfatti.
La maggior parte di loro non ha genitori né famiglia, quasi tutti morti in maniera tragica eppure sono sereni, hanno occhi brillanti grazie alla loro indole e al nostro aiuto.
I villaggi poveri sono ancora fatti di capanne di terra con pareti di rami di palma e tetto di paglia, hanno a mala pena un fornello e spesso non hanno nemmeno i letti. I bagni sono un optional che non esiste.
Le famiglie dei nostri bambini (quando ci sono delle famiglie) non hanno possibilità di sostentamento e vivono di niente, senza futuro. Forse è per questo che i nostri bambini sono felici perché sanno che grazie a noi avranno un futuro.
Ogni giorno rimanevo sbalordita nel vedere come Loredana si destreggia e conosce tutti i bimbi, i posti e le necessità nonché le soluzioni. Non credo sia solo perché va in India da anni, credo sia per il forte amore che prova per i bambini e la gioia di rendersi utile.
Io sono rimasta colpita da una bambina, Rasi, che mi ha presa col suo sguardo magnetico e sorridente, vispo e sereno. È una bambina che non aveva ancora uno sponsor ma viveva alla Smiling da un anno circa perché ha subito un grave incidente: cucinando nella sua capanna la sciarpa del vestito ha preso fuoco e le ha ustionato le braccia ed il petto, é stata curata per mesi e ora sta bene. Mi ha sorpreso la sua forza e la sua volontà, il suo sorriso e la sua serenità nonostante questo incidente e la pelle rovinata. Frequenta l’8^ Classe e i suoi genitori sono malati e inabili al lavoro…ora è mia "figlia" anche lei.
Durante il mio soggiorno ho incontrato i primi miei due "figli" ed è stata un'emozione vederli e sapere che con il mio piccolo aiuto vivono discretamente e studiano. Mi sono sentita orgogliosa di loro! Quando sono partita Rajesh aveva le lacrime agli occhi e mi ha detto "Mamy, I'll miss you".
I bambini sono consapevoli e riconoscenti per il nostro aiuto. Non ci conoscono ma ci vogliono bene in modo naturale come fossimo davvero la loro famiglia.
Le tre settimane passate alla Smiling non sono state semplici ma sono state ricche e le ho passate con naturalezza e serenità, é un modo totalmente diverso dal nostro, non si possono far paragoni o dare giudizi, si può solo aiutare a vivere meglio, cercare di garantire un futuro ai nostri ragazzi ed essere orgogliosi di farlo. Noi tutti abbiamo un bambino al di là del mondo che vive e cresce grazie a noi, dobbiamo esserne felici, loro lo sono.
Spero di incontrarvi durante l’evento di maggio per raccontarvi di più sul viaggio e l’importanza del nostro aiuto ai bambini.
Un caro saluto
Nicoletta "
Abbiamo aperto un profilo su facebook per la nostra associazione in modo che possiate vedere le foto dei bambini e della Smiling Childrend's Home e rimanere aggiornati sulle attività. Lo trovate cercando “Associazione Lankama”
Augurandovi un anno ricco delle gioie semplici della vita Vi ringrazio per l'appoggio e la fiducia.
Loredana