Cari amici,
sono tornata dal mio solito viaggio in India dove, con un certo orgoglio, ho potuto constatare che abbiamo raggiunto i primi risultati importanti e concreti, non tanto nelle cose che abbiamo comprato o nei muri che abbiamo costruito, quanto nell’assicurare un futuro ai nostri bambini, che è l’obiettivo primario della nostra associazione. Quando i bambini sono piccoli, è facile mantenerli e farli studiare, ma quando crescono occorre capire che cosa vogliono e cosa sono in grado di fare, e indirizzarli nella direzione giusta. E, a volte, bisogna combattere con le famiglie che considerano lo studio tempo perso e che, pur di vedersi arrivare in casa qualche rupia, vorrebbero mandare i figli subito a lavorare, non importa se nelle occupazioni più degradanti. Nonostante queste difficoltà, stiamo vincendo le prime battaglie.
Alcuni di voi si ricorderanno di Srikant, il bambino che non aveva la scabbia ma, pur di farsi curare per avere un po’ di affetto e attenzione, si era procurato un taglio con un sasso appuntito. Srikant non era portato per gli studi così, finita la terza media, l’abbiamo mandato a frequentare un breve corso di elettricista. Ora ha 20 anni e lavora con noi alla Smiling Children’s Home: e’ attivissimo e ci aiuta in tutti i modi possibili nella gestione della casa. Riceve regolarmente ogni mese il suo salario.
Kusuma è la prima ragazza uscita l’anno scorso dalla Smiling Children’s Home. Ha 21 anni, ha frequentato un breve corso per infermiera e da un mese sta facendo tirocinio in un ospedale.
Passi ha 19 anni ed e’ molto brava negli studi: vorrebbe fare l’insegnante. Ha terminato il primo ciclo delle superiori e quest’anno l’abbiamo iscritta al Maris Stella College, che è una delle scuole migliori della città e in cui Passi completerà il ciclo delle superiori per poi iscriversi all’Università.
E’ importante che i ragazzi frequentino delle buone scuole perchè questo, a parte la formazione personale, darà loro più possibilità quando dovranno trovare lavoro.
La Smiling Children's Home
Attualmente abbiamo in tutto 300 bambini adottati. Di questi, 130 vivono nella Smiling Children’s Home a Kesarapalli, un piccolo villaggio che si trova a circa 15 chilometri dalla città di Vijayawada.
Sono bambini orfani di uno o entrambi i genitori, o derivano da famiglie sbrindellate con genitori poveri e sbandati.
Su un fianco della casa e’ stato costruito un edificio che inizialmente era adibito a garage e a magazzino del riso, e che ora e’ stato trasformato in parte in dormitorio per i ragazzi più grandi, perchè il numero dei bambini residenti e’ aumentato rispetto all’anno scorso.
Sull’altro fianco della casa c’e’ la stalla per gli animali. Abbiamo in tutto 9 bufale e una mucca, 24 capre, 18 conigli, 10 faraone e abbiamo comprato dei tacchini per tenere lontani i serpenti.
Finalmente abbiamo finito di pagare il terreno oltre la strada di fronte alla casa. E’ suddiviso in tre parti: uno stagno in cui possiamo allevare pesce e in cui le bufale possono lavarsi; un campo in cui coltiviamo verdure; un campo per coltivare l’erba per le bufale.
Dei bambini adottati, 170 vivono con loro famiglie, a Kesarapalli o nei villaggi vicini.
Le quote di adozione servono per pagare le tasse scolastiche, comprare vestiti, libri, cartelle, medicinali. Le famiglie sono molto povere. Abitano in capanne con i muri di fango e il tetto di foglie; i più fortunati hanno una casa con i muri in mattoni e il tetto in lamiera.
I genitori sono “coolie”, svolgono cioè lavori pesanti e occasionali, come lavorare nelle risaie, scaricare camion, trasportare mattoni, segare tronchi... Per 50 rupie (circa 1 euro) al giorno.
Molti di essi ci chiedono di accogliere i loro bambini nella Smiling Children’s Home, ma la casa è già superaffollata e non può contenere altri bambini. La Smiling Children’s Home costituisce comunque un punto di riferimento per tutti e tutti sanno che possono contare su di noi: spesso i genitori dei bambini che vivono in famiglia vengono a chiederci aiuto per qualche situazione particolare (cure mediche speciali o le tasse scolastiche che sono aumentate) e noi, nei limiti delle esigue finanze di cui disponiamo, cerchiamo di andare incontro alle loro esigenze.
Tutto questo, grazie a voi e al vostro sostegno.
Un abbraccio da tutti noi dell'Associazione Lankama e da tutti i nostri bambini.
Loredana
Fra tutti gli alberi del mio giardino ce n’è uno in particolare che mi è caro: un gelsomino.